La fascite plantare è una sindrome dolorosa della fascia plantare che viene colpita da un processo infiammatorio a livello della sua origine sul tubercolo mediale del calcagno.
La fascia plantare (detta anche aponeurosi plantare) è una lamina di tessuto fibroso che collega la zona mediale del tallone fino alla base delle dita del piede ed è localizzata nello strato sottocutaneo che ricopre i muscoli superficiali della pianta del piede.
La sua funzione principale è quella di sorreggere l’arco plantare e di svolgere un importante azione biomeccanica (windlass mechanism) durante la deambulazione immagazzinando e restituendo energia elastica.
Comunemente si pensa che la presenza dello “sperone calcaneare” possa causare la fascite plantare, ma studi scientifici lo hanno recentemente smentito, dimostrando che lo sperone calcaneare è presente sia in soggetti asintomatici che sintomatici.
CAUSE
Le cause generalmente sono riconducibili o a eccessive trazioni o a microtraumi o sollecitazioni continue che non permettono al tessuto di rigenerarsi.
Le cause sono intrinseche od estrinseche:
- Piede pronato: causa un abbassamento dell’arco plantare durante la stazione eretta e soprattutto durante la deambulazione, causando uno stiramento continuo della fascia in ogni fase del passo.
- Piede cavo: si caratterizza per un accorciamento dei tessuti che supportano l’arco plantare causando una tensione costante della fascia.
- Accorciamento del complesso gastro-soleo (muscoli posteriori della gamba): una eccessiva tensione a carico del tendine di Achille causa una eccessiva trazione sul calcagno verso l’alto, producendo a sua volta una eccessiva tensione a carico della fascia ed una limitazione nella dorsiflessione dell’articolazione tizio-tarsica (caviglia).
- Obesità: maggiore è il peso corporeo maggiore sarà la tensione a cui viene sottoposta la fascia.
- Calzature errate: usare calzature usurate o scarsamente ammortizzate durante l’attività lavorativa o durante l’attività sportiva può sottoporre la fascia a stress.
- Sport: ci sono attività come la corsa o il salto che sottopongono la fascia plantare ad un continuo stress. Un soggetto sportivo che aumenti repentinamente la propria attività fisica o viceversa un soggetto che non è abituato a camminare o correre possono entrambi essere soggetti a questa patologia.
SINTOMATOLOGIA
I pazienti riferiscono un dolore acuto molto fastidioso a livello del tallone o a livello plantare del piede soprattutto durante i primi passi del mattino, o all’alzarsi dopo essere stati seduti per molto tempo. Il dolore in genere si attenua gradualmente nelle ore successive al risveglio, ma può arrivare ad essere invalidante in alcuni casi costringendo il soggetto a zoppicare.
TRATTAMENTO
Per la diagnosi di fascite plantare generalmente non sono necessari indagini strumentali, ma bastano semplicemente una buona anamnesi ed una buon ispezione del piede (esame obiettivo). Tramite la visita podologia si individuano le anomalie biomeccaniche del piede e dell’appoggio plantare che sono la causa del problema.
Il trattamento conservativo può prevedere:
- plantare su misura;
- calzature adeguate;
- esercizi di stretching specifici;
- terapie fisiche (es. laserterapia);
- bendaggi funzionali (es. kinesiotaping).