Nella Valutazione Funzionale Biomeccanica si applicano i principi della meccanica all’arto inferiore così da valutare la funzionalità e le caratteristiche muscolo-tendinee del piede e delle strutture ad esso collegate al fine di poter identificare i fattori che causano o contribuiscono all’insorgenza di una patologia.
La valutazione funzionale biomeccanica si svolge in più fasi:
- Catena cinetica aperta (paziente steso sul lettino). Tramite sistemi goniometrici si rilevano misurazioni angolari delle principali articolazioni podaliche.
- Catena cinetica chiusa (in piedi) Sono valutati i compensi che il paziente mette in atto in relazioni alle deformità primitive valutate in precedenza fuori carico.
- Deambulazione Si esaminano le posizioni dei vari segmenti podalici durante le fasi della marcia. Questa fase delle visita funzionale può avvalersi dell’utilizzo della baropodometria.
La “Baropodometria” è una parola di origine greca composta da baro (pressione), podo (piede) e metria (misura), quindi, per estensione, misurazione dei punti di appoggio del piede.
L’Esame Baropodometrico è un analisi strumentale non invasivo e computerizzato che fornisce una visione approfondita dell’appoggio del piede (statica) e della deambulazione (dinamica), tramite l’utilizzo di una pedana dotata di particolari sensori sensibili alla pressione. L’analisi si compone di due fasi:
- Un’analisi statica in cui è effettuata una valutazione dell’appoggio in ortostasi, da cui è possibile ottenere informazioni inerenti alla distribuzione dei carichi pressori plantari, la proiezione del baricentro corporeo, percentuali di carico avampiede-retropiede, e percentuale di carico tra i due piedi.
- Un esame dinamico che consiste in una camminata che dovrà compiere il paziente nel modo più naturale possibile. Permette di osservare eventuali anomalie del passo (instabilità), punti di sovraccarico, curva di trasferimento del carico durante lo svolgimento delle fasi del passo. Tale analisi è indicata per tutte le tipologie di paziente, dall’età pediatrica all’adulto con problematiche di appoggio, oltre a soggetti diabetici oppure sportivi dove i disturbi da sovraccarico sono spesso frequenti.
I dati ottenuti con questa metodica sono istantanei, precisi e soprattutto confrontabili nel tempo, oltre a consentire una dettagliata valutazione dell’interazione piede-suolo.
Fondamentale ricordare che l’esame baropodometrico non può e non deve sostituire la valutazione del professionista, ma deve essere inteso come una integrazione ulteriore alla visita biomeccanica svolta che permette al podologo di individuare eventuali problematiche per poi valutare eventualmente la fabbricazione di ortesi plantare.