La sterilizzazione degli strumenti Podologici.

La sterilizzazione è un processo chimico-fisico che determina la distruzione, quasi totale, di ogni forma microbica, sia in forma vegetativa che sotto forma di spore, presenti sullo strumento. In sostanza è in grado di determinare la degradazione delle componenti della membrana e della parete cellulare dei microrganismi oltre alla denaturazione delle proteine e degli acidi nucleici.

E’ un processo fondamentale per l’azzeramento dei rischi per la salute sia dello stesso operatore che del paziente. Ogni strumento utilizzato durante il trattamento podologico, ad eccezione di quelli monouso (usa e getta), verrà sottoposto ad un processo di sterilizzazione che si compone di una rigida e precisa procedura articolata in più fasi.

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Autoclave
tastierino e scontrino autoclave
Scontrino check autoclave
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Codice procedura sterilizzazione strumenti

Prima della sterilizzazione vera e propria in autoclave vengono compiute una serie di procedure preliminari:

Disinfezione. Questa prima fase è mirata all’abbattimento della carica microbica e a una contemporanea detersione da eventuali residui organici presenti negli strumenti. Gli strumenti vengono immersi per un minimo di 30 minuti in una soluzione di acqua e acido paracetico.

Risciacquo. Dopo le procedure di detersione manuale è necessario procedere ad un primo risciacquo del materiale con doccia di acqua corrente per rimuovere residui di detergente.

Asciugatura. E’ una fase fondamentale per garantire una idonea sterilizzazione, se non è correttamente completata si può incorrere in corrosione od ossidazione degli strumenti ed interruzione del ciclo in autoclave.

Imbustamento. Gli strumenti vengono inseriti in apposite buste monouso autosigillanti dotate di rilevatore di sterilità. Il confezionamento è indispensabile per mantenere la sterilità degli strumenti una volta sterilizzati.

Sterilizzazione. E’ la fase finale dell’intero ciclo che avviene in autoclave, dispositivo riconosciuto dalle Direttive Europee (n.93/42/CEE dispositivi medici del 14 Giugno 1993 D.L. n. 46 del 24 Febbraio 1997) per la sterilizzazione. L’autoclave di classe B raggiunge le alte temperature richieste per una corretta sterilizzazione, oltre a creare il “vuoto frazionato”, cioè l’eliminazione delle bolle di aria fredda presenti all’interno della camera che potrebbero intralciare l’intero ciclo.